Ivano Piccolo

Football Club Internazionale Milano

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  1. ~Leo1908™
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    I Nerazzurri; la Beneamata; il Biscione



    Football Club Internazionale Milano


    Il Football Club Internazionale Milano S.p.A., meglio conosciuto come Internazionale o, più semplicemente, come Inter e all'estero come Inter Milan (dalla città di provenienza), è una società calcistica per azioni italiana con sede a Milano. Fu fondata il 9 marzo 1908 da 43 soci dissidenti del concittadino Milan e, insieme a quest'ultimo, rappresenta il capoluogo lombardo nel calcio professionistico. È l'unica squadra ad aver partecipato a tutti i campionati di Serie A dalla sua fondazione nella stagione 1929-1930.[1]
    Nel suo palmarès figurano 18 campionati di lega, 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane per un totale di 30 vittorie in competizioni nazionali – seconda alle spalle della Juventus (40) –, cui vanno sommati 9 titoli vinti in tornei internazionali: 3 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club e 3 Coppe UEFA che ne fanno il terzo club italiano sia per numero di titoli ufficiali vinti (39) – dopo Juventus (51) e Milan (47) – che per vittorie in competizioni internazionali, alle spalle di Milan (18) e Juventus (11). Il club occupa il sesto posto – terzo tra i club italiani – nella speciale classifica dei migliori club europei del XX secolo stilata dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS).[2] Con i successi conseguiti in campionato dal 2005-2006 al 2009-2010 l'Inter ha eguagliato il record di cinque scudetti consecutivi raggiunto in precedenza dalla Juventus del Quinquennio d'oro negli anni trenta e dal Grande Torino negli anni quaranta. Sempre nella stagione 2009-2010, inoltre, è diventato il primo club italiano, sesto in Europa, a centrare il treble, con le sue vittorie in campionato, Coppa Italia e Champions League.[3]
    In base a quanto emerso da un sondaggio della società Demos & Pi effettuato nel settembre 2011, l'Inter risulta essere il secondo club più sostenuto del Paese, avendo riscosso la preferenza del 18.6% del campione esaminato.[4] A livello continentale invece, quella nerazzurra si classifica all'ottavo posto tra le squadre con più tifosi in Europa, contandone 17,5 milioni, come emerso da uno studio pubblicato dalla società tedesca Sport+Markt nel settembre 2010.[5]

    Il Football Club Internazionale Milano nacque al ristorante L'Orologio la sera del 9 marzo 1908 da una costola di 43 dissidenti, guidati dal pittore Giorgio Muggiani, del preesistente Milan Football and Cricket Club, che aveva imposto il divieto di far arruolare altri calciatori stranieri a quelli già presenti nella rosa.[7][8][9] Gli stranieri erano per gran parte l'ossatura delle nuove società di calcio che stavano sorgendo e il fatto di non arruolarli parve essere irriconoscente verso di loro.[10] Proprio Muggiani scelse i colori che avrebbero rappresentato l'emblema della società: il nero e l'azzurro. Il primo presidente fu Giovanni Paramithiotti, mentre il primo capitano Hernst Marktl, che tra l'altro fu uno dei fondatori del Milan.[10]
    Nel 1910 l'Inter vinse il suo primo scudetto, cui seguirono delle stagioni deludenti. Con lo scoppio della prima guerra mondiale fu interrotta l'attività sportiva che riprese nel 1920; a tale anno risale il secondo successo nazionale dei nerazzurri. A seguito della scissione tra FIGC e CCI,[11] nella stagione 1921-1922 l'Inter si piazzò ultima nel proprio girone della CCI e doveva, per rimanere nella massima serie, disputare uno spareggio salvezza contro una squadra di Seconda Divisione.[12] Tuttavia, prima che lo spareggio si disputasse, due mesi dopo la fine del torneo, avvenne la riunificazione del campionato, avvenuta sulla base del Compromesso Colombo che, derogando alle regole prestabilite, stabiliva degli spareggi incrociati tra squadre FIGC e squadre CCI.[13][14] L'Inter riuscì a salvarsi battendo prima la cadetta S.C. Italia di Milano come stabilito dall'iniziale regolamento CCI (vinta dall'Inter a tavolino per 2-0 in quanto gli avversari non poterono schierare 11 giocatori, per motivi legati alla leva militare obbligatoria) e poi come stabilito dal Compromesso Colombo con la squadra FIGC Libertas Firenze. I nerazzurri si imposero per tre reti a zero in casa e pareggiarono per 1-1 in trasferta, rimanendo di conseguenza nella massima categoria.
    Con l'inizio del ventennio fascista l'Inter, simboleggiata in questo periodo dal centravanti Giuseppe Meazza, si trovò costretta a mutare il proprio nome per ragioni politiche; troppo poco italiano e soprattutto simile al nome della Terza Internazionale Comunista. Così nel 1928 l'Inter si fuse con l'Unione Sportiva Milanese e assunse la denominazione di Società Sportiva Ambrosiana, poi mutata in Ambrosiana-Inter fino al 1945. La squadra vinse nel 1930, con due giornate d'anticipo, il primo Campionato di Serie A disputato a girone unico, successo questo impreziosito dalle 31 reti segnate da Meazza (capocannoniere stagionale). Il quarto tricolore venne conquistato nel 1938 e Meazza per la terza volta nella sua carriera si confermò miglior realizzatore della competizione (precedentemente anche nell'annata 1935-1936). L'anno successivo l'Ambrosiana vinse la sua prima Coppa Italia sconfiggendo in finale il Novara per 2-1.[15][16][17] Dopo un solo anno di digiuno, i milanesi tornarono a conquistare lo scudetto, il quinto titolo della storia nerazzurra. Nel 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, Carlo Masseroni fu nominato presidente, carica che avrebbe ricoperto per 13 anni. Fu lui ad annunciare, sabato 27 ottobre 1945, che «l'Ambrosiana sarebbe tornata a chiamarsi solo Internazionale».[18]

    Tornata alla sua antica denominazione, la squadra non andò oltre il secondo posto nel 1948-1949, la stagione della tragedia di Superga, dietro al cosiddetto Grande Torino. Ci vollero 13 anni prima che il club fosse di nuovo in grado di aggiudicarsi lo scudetto; nel 1952-1953 e nel 1953-1954 sotto la guida di Alfredo Foni. Il primo fu un successo controverso, ottenuto in buona misura grazie all'adozione della tattica del catenaccio introdotta da Foni, rivelatasi poco spettacolare ma estremamente efficace nel migliorare nettamente le prestazioni della difesa.[19] La squadra si ripeté l'anno successivo, stavolta optando per un cambio di tattica, dunque per la rinuncia al poco spettacolare catenaccio che sì l'aveva portata al successo, ma che aveva attirato anche le critiche degli amanti dell'agonismo. In questa circostanza la squadra nerazzurra ebbe il miglior attacco del campionato.[20]

    Nel 1955 ascese alla presidenza Angelo Moratti. Dopo alcuni anni di assestamento, durante i quali Antonio Valentín Angelillo stabilì il primato di segnature, ancora imbattuto, per tornei a 18 squadre (33 reti nel 1958-1959),[21] una finale di Coppa Italia e molti allenatori cambiati, giunse da Barcellona a Milano il mago Helenio Herrera. Fu l'inizio dell'era della Grande Inter, capace di vincere tre scudetti tra il 1963 e il 1966, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.[22] La prima Coppa dei Campioni i nerazzurri la conquistarono nella finale contro il Real Madrid, già vincente cinque volte in tale competizione, sconfitto per 3-1, mentre la seconda fu messa in bacheca dopo il successo sul Benfica di Eusébio al Meazza per 1-0.[22]
    Il 1968 segnò la fine di un ciclo, con l'abbandono di Moratti e di Herrera. La presidenza passò a Ivanoe Fraizzoli, sotto la cui guida il club tornò a vincere lo scudetto nel 1971, con Giovanni Invernizzi in panchina subentrato a metà stagione (unica squadra italiana a vincere il tricolore con un allenatore subentrato) e con Boninsegna capocannoniere.[23] Ingaggiato nel 1977 l'allenatore Eugenio Bersellini, detto il sergente di ferro, nel 1978 l'Inter vinse di nuovo dopo 39 anni la Coppa Italia, sconfiggendo in finale il Napoli per 2-1. Durante la stagione 1979-1980 scoppiò lo scandalo del Totonero che coinvolse il mondo del calcio (e non solo) e si concluse con la retrocessione in Serie B del Milan e della Lazio. L'Inter vinse il suo dodicesimo scudetto.[23] Nel 1982 i nerazzurri si aggiudicarono nuovamente la Coppa Italia dopo aver sconfitto in finale il Torino con i risultati di 1-0 e 1-1. Fu il terzo successo per l'Inter nella competizione.[23]

    Nel 1984 divenne presidente Ernesto Pellegrini. Nel 1989 il nuovo allenatore Giovanni Trapattoni condusse la squadra al suo tredicesimo scudetto, detto scudetto dei record. I nerazzurri, infatti, ottennero 58 punti con i 2 assegnati per ciascuna vittoria, una quota mai raggiunta da nessuna altra squadra.[23] Nel novembre 1989 la bacheca della Beneamata accolse la prima Supercoppa italiana, conquistata contro la Sampdoria, sconfitta con il punteggio di 2-0.[24] Gli anni novanta portarono gloria all'Inter solo in campo europeo. Alle deludenti prestazioni in campionato, infatti, fecero da contraltare i tre successi in Coppa UEFA in quattro finali disputate, vinte contro la Roma nel 1991,[25] contro il Casino Salisburgo nel 1994[26] e contro la Lazio nel 1998.[27]
    Nel febbraio 1995 i Moratti tornarono al timone della società, che venne acquistata da Massimo, figlio di Angelo. La fine del millennio fu avara di soddisfazioni, eccezion fatta per la Coppa UEFA vinta nel 1998.
    Nel 2004 l'avvento in panchina di Roberto Mancini aprì un ciclo di vittorie. Risalgono alla gestione dell'allenatore jesino la conquista di due Coppe Italia (su quattro finali tutte contro la Roma), due Supercoppe italiane (contro Juventus e ancora Roma) ma soprattutto tre scudetti. Il primo tricolore arrivò al termine della stagione 2005-2006, in seguito alle sentenze emesse dalla giustizia sportiva nell'ambito di Calciopoli.[28] Nel 2007 la squadra si aggiudicò un nuovo scudetto dei record, conquistato dopo 18 anni sul campo con cinque giornate d'anticipo al termine di un campionato dominato, in cui la squadra subì una sola sconfitta contro la Roma, sconfitta a inizio stagione nella Supercoppa italiana ma che poi avrebbe battuto i nerazzurri nella finale di Coppa Italia. La stagione del centenario si aprì con la sconfitta in Supercoppa di lega, ma si chiuse con un nuovo scudetto, il sedicesimo, e un'altra battuta d'arresto in finale di Coppa Italia.

    Nel 2008 giunse sulla panchina dell'Inter José Mourinho, che condusse la squadra alla vittoria della Supercoppa italiana ancora contro la Roma (questa volta ai rigori) e al diciassettesimo scudetto, il quarto consecutivo; successo che consentì ai nerazzurri di raggiungere il Milan nell'albo d'oro del campionato italiano. All'inizio della stagione 2009-2010 la squadra nerazzurra perde per 2-1 la sfida contro la Lazio in Supercoppa italiana. Il prosieguo della stessa vide l'Inter conquistare il suo diciottesimo scudetto (superando il Milan e divenendo la seconda squadra italiana per numero di scudetti, dopo la Juventus), la sua sesta Coppa Italia ma soprattutto, il 22 maggio contro il Bayern Monaco al Santiago Bernabéu di Madrid, la sua terza Coppa dei Campioni dopo 45 anni di attesa, la prima da quando ha mutato il proprio nome in Champions League, realizzando così il treble mai riuscito a nessun'altra squadra italiana. A fine maggio, il tecnico portoghese lasciò l'Inter per passare alla guida del Real Madrid.
    Il 10 giugno 2010 il ruolo di tecnico fu assunto da Rafael Benítez. Lo spagnolo, dopo aver conquistato la Supercoppa italiana, la Coppa del mondo per club ma aver perso la Supercoppa UEFA, lasciò il club milanese il 23 dicembre dello stesso anno. Al madrileno subentrò il brasiliano Leonardo, ex giocatore ed allenatore del Milan, con il quale i nerazzurri vinsero la settima Coppa Italia e raggiunsero il secondo posto in campionato.


    Rosa 2012-2013



    Portieri
    1 Julio Cesar 20px-Flag_of_Brazil.svg
    12 Luca Castellazzi 20px-Flag_of_Brazil.svg

    Difensori
    2 Angelo Ogbonna 20px-Flag_of_Brazil.svg
    5 Van Der Wiel 20px-Flag_of_the_Netherlands.svg
    6 Mats Hummels 20px-Flag_of_Brazil.svg
    13 Maicon 20px-Flag_of_Brazil.svg
    23 Andrea Ranocchia 20px-Flag_of_Brazil.svg
    25 Walter Samuel 20px-Flag_of_Mali.svg
    26 Pablo Armero 20px-Flag_of_Mali.svg
    39 Davide Santon [C] 20px-Flag_of_Brazil.svg
    55 Yuto Nagatomo 20px-Flag_of_Mali.svg
    56 Luca Caldirola 20px-Flag_of_Brazil.svg

    Centrocampisti
    11 Ricardo Alvarez 20px-Flag_of_Mali.svg
    14 Moussa Sissoko 20px-Flag_of_Mali.svg
    15 Christian Eriksen 20px-Flag_of_Denmark.svg
    16 Bender 20px-Flag_of_Brazil.svg
    24 Joel Obi 20px-Flag_of_Nigeria.svg
    27 Marco Verratti 20px-Flag_of_Brazil.svg
    29 Philippe Coutinho 20px-Flag_of_Brazil.svg
    37 Marco Davide Faraoni 20px-Flag_of_Brazil.svg

    Attaccanti
    8 Lorenzo Insigne 20px-Flag_of_Brazil.svg
    9 Mattia Destro 20px-Flag_of_Brazil.svg
    10 Sebastian Giovinco 20px-Flag_of_Brazil.svg
    18 Welliton 20px-Flag_of_Brazil.svg
    20 Abel Hernandez 20px-Flag_of_Uruguay.svg
    33 Muniain 20px-Flag_of_Spain.svg









    Palmarès


    20px-Scudetto.svg 20px-Scudetto.svg Scudetto (2011/2012) (2012/2013)
    20px-Coccarda_Coppa_Italia.svg 20px-Coccarda_Coppa_Italia.svg Coppa Italia (2011/2012) (2012/2013)
    20px-Supercoppaitaliana 20px-Supercoppaitaliana Supercoppa Italia (2011/2012) (2012/2013)
    20px-Coppacampioni Champions League (2012/2013)
    20px-Supercoppaeuropea Supercoppa Europea (2013/2014)


    Piattaforma: Xbox360
    Difficoltà: Leggenda


    Edited by ~Leo1908™ - 14/6/2012, 13:01
     
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  2. ~Leo1908™
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    Inizia la RifondInter: Ivano Piccolo nuovo allenatore dell'Inter

    moratti
    Massimo Moratti, sul sito ufficiale dell'Inter (www.inter.it), rende noto l'ingaggio del giovanissimo allenatore Ivano Piccolo. Il presidente dell'Inter crede molto nell'esordiente Piccolo. "C'è una squadra da rifondare e, secondo me, Piccolo è l'uomo giusto" queste le parole di Moratti uscito dagli uffici della Saras. Aspettiamo ora la conferenza stampa dell'allenatore.
     
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  3. El Shaarawy~92™
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    Eccomi,Bella Home,e mercato da :sbav:
     
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  4. ~Leo1908™
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    Inizia l'avventura di Piccolo
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    "L'Inter è un sogno, è tutto quello che vuoi dalla vita". Così Mister Piccolo apre la sua prima conferenza stampa da allenatore dell'Inter. Le prime domande che gli vengono fatte riguardano molto il mercato che si farà e lui risponde così: "ci sono persone nella società che vengono pagate per questo. Io gli ho chiesto di prendermi determinati giocatori con delle qualità specifiche. Spero che esse vengano accolte (ride ndr)".
    "Con il mio arrivo si è parlato molto di rifondazione. Beh io credo che questa squadra sia forte già com'è. Bisogna solo trovare degli elementi giusti. Non dimentichiamoci che questi sono campioni che hanno vinto tutto". Dai giornali si legge che l'Inter è interessata a Muniain dell'Athletic Bilbao e Eriksen dell'Ajax. L'ultima domanda è proprio su questi due giocatori e il mister se ne esce così:"Bei giocatori (ride ndr)".

    Inter news
    Crisetig e Kysela mandati in prestito al Bari
    Ivan Cordoba ceduto per 1.100.000 milioni al Wolverhampton
    Paolo Orlandoni ceduto per 500.000 milioni al Feyenoord
    Cristian Chivu ceduto per 2.900.000 milioni al Liverpool
     
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  5. Spartacus 99
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    Ti seguo
    P.S. Forza Inter!!!
     
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  6. ‡Cøky•
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    Ci sono!
     
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  7. ~Leo1908™
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    Inter News
    Diego Forlan ceduto per 9.000.000 milioni al Tottenham
    Lucio ceduto per 9.000.000 milioni al Barcellona
    Stankovic ceduto per 6.000.000 milioni alla Lazio


    CITAZIONE (El Shaarawy~92™ @ 3/5/2012, 19:30)
    Eccomi,Bella Home,e mercato da :sbav:

    CITAZIONE (Spartacus 99 @ 3/5/2012, 20:01)
    Ti seguo
    P.S. Forza Inter!!!

    CITAZIONE (‡Cøky• @ 3/5/2012, 20:02)
    Ci sono!

    Grazie ragazzi :)

    L'Inter fa tesoro. Adesso serve qualche acquisto.

    nuovo.archivio.foto.branca.sorride.538x358
    Dopo le cessioni di tanti giocatori dell'Inter (Cordoba,Orlandoni,Chivu,Forlan,Lucio e Stankovic), adesso è il momento di spendere. Marco Branca è uno pagato per questo (usando le parole di Mister Piccolo). Il ds nerazzurro sta lavorando per portare giovani di talento a Milano come Muniain (Athletic Bilbao), Bender (Borussia D.) e Eriksen (Ajax). Si parla da giorni anche di un colpaccio di mercato ossia Gonzalo Higuain del Real Madrid. Un operazione che farebbe scatenare di gioia i tifosi nerazzurri. Il costo si aggira sui 30 milioni trattabili. L'Inter è quindi molto attiva sul mercato e la dirigenza farà di tutto per portare questi campioni in maglia nerazzurra.

    Inter News
    Angelo Ogbonna passa dal Torino all'Inter per 8.5 milioni
    Pablo Armero passa dall'Udinese all'Inter per 8 milioni
     
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  8. ~ Andre
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    Eccomi!
     
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  9. ~Leo1908™
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    Wesley Sneijder chiede di andare via e la dirigenza lo accontenta.

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    E accaduto tutto in pochi giorni. Wesley Sneijder non è più un giocatore dell'Inter. Infatti il giocatore è stato ceduto per 28.500.000 milioni al Real Madrid di Josè Mourinho. Il campione olandese aveva chiesto all'allenatore di parlarne con la società e convincerla a metterlo sul mercato. Mister Piccolo è stato fino alla fine contrario alla cessione dell'olandese, ma al società ha accolto la richiesta del giocatore. Molti tifosi sono rimasti scioccati dalla notizia inaspettata. Non si capisce per quale motivo sia stato ceduto così facilmente. Adesso però, con la cessione di Sneijder, si aprono nuovi orizzonti. Questa cessione porterà sicuramente l'Inter a prendere campioni che non faranno rimpiangere Wesley. Che dire. Staremo a vedere.
     
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  10. alessio0123
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    CITAZIONE (~Leo1908™ @ 3/5/2012, 20:16) 
    Lucio ceduto per 9.000.000 milioni al Barcellona

    Certo che è proprio un gioco irreale,con tutto rispetto per lucio il barca non se lo comprerebbe mai
     
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    Non scrivere nelle altre carriere "se vuoi seguimi", è contro il regolamento ;)
     
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  12. ~Leo1908™
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    CITAZIONE (oppilif92 @ 3/5/2012, 21:04) 
    Grafica essenziale, mi piace :)

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    Non scrivere nelle altre carriere "se vuoi seguimi", è contro il regolamento ;)

    Grazie :)
    Ah non lo sapevo :look: non lo farò più. grazie per avermi avvisato :lol:
     
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  13. ~Leo1908™
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    Muniain approda nell'Inter
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    L'Inter mette insieme grandi acquisti in prospettiva. Eccone un altro. Iker Muniain, campioncino dell' Athletic Bilbao, seguito da inizio stagione dall'Inter, finalmente approda a Milano. L'operazione di mercato è costata ben 23.5 milioni. Soldi che sono frutto delle tante cessioni compiute quest'inizio anno. Ma non è finita qui.










    Higuain è dell'Inter
    Gonzalo-Higuain
    Colpaccio dell'Inter. Gonzalo Higuain è dell'Inter. Il giocatore approda a Milano per la modica cifra di 29.5 milioni. Grande acquisto che sicuramente non farà rimpiangere la cessione di Wesley Sneijder. Grazie all'Inter avremo di nuovo stelle nel calcio italiano.











    Inter News
    Van Der Wiel passa dall'Ajax all'Inter per 12 milioni
    Afellay passa dal Barcellona all'Inter per 18.5 milioni
    Sven Bender passa dal Borussia D. all'Inter per 16.5 milioni


    Ultimo giorno di mercato
    atahotel1
    Oggi è l'ultimo giorno di mercato. L'Inter sta lavorando ancora sul mercato per portare altri campioni in maglia nerazzurra. Malgrado i grandi colpi messi a segno, l'Inter non si ferma. Aspettiamo le ultime ore per capire le mosse nerazzurre.

    L'Inter porta a casa Christian Eriksen all'ultima ora.
    Christian-Eriksen
    L'Inter mette a segno l'ultimo colpo di mercato e anche quello più costoso. I nerazzurri portano a Milano Christian Eriksen dall'Ajax per la cifra spaventosa di 32 milioni. L'acquisto più costoso di quest'anno. L'Inter stava seguendo da inizio mercato questo giovane. Le operazioni erano rallentate per l'aspetto economico. Massimo Moratti e il Mister Piccolo hanno voluto fortemente il centrocampista e ce l'hanno fatta. Adesso la squadra è completa. Non si vede l'ora di cominciare. I tifosi sono al settimo cielo.
     
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  14. [ v i t t ò ]
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  15. ~Leo1908™
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    CITAZIONE ([ v i t t ò ] @ 3/5/2012, 21:44) 
    Ti seguo.

    Grazie :)
     
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557 replies since 3/5/2012, 18:11   6082 views
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