Frank Dekhaart

F.C. Parma | Stagione 2011-2012

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    Parma Football Club


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    Il Parma Football Club è la principale squadra calcistica della città di Parma, milita nel campionato italiano di Serie A, ed è formalmente la ridenominazione della società Parma Associazione Calcio 1968 dopo il "Crac Parmalat" dal 25 giugno 2004, quando grazie alla "Legge Marzano", mantenne i diritti sportivi maturati, pur svincolandosi dalla proprietà Parmalat. Dopo il periodo di commissariamento presieduto da Enrico Bondi, la società viene rilevata e gestita dalla "Eventi Sportivi S.r.l." a capo della quale c'è il giovane industriale bresciano Tommaso Ghirardi.

    La società Parma Associazione Calcio 1968 ossia la ridenominazione della Associazione Calcio Parmense 1968 avvenuta il 1º gennaio 1970, ha proseguito la tradizione sportiva della vecchia società Parma Foot Ball Club (quella nata nel 1913 come Verdi Foot Ball Club) acquisendo il nome "Parma" e la livrea delle divise crociate, nonostante fosse un'altra e ben distinta società.

    Nella classifica perpetua della Serie A, che tiene conto di tutte le 60 squadre di calcio che hanno militato almeno una volta nella massima serie nazionale, il Parma si colloca al 15º posto. Da questa stagione è uscito dal Ranking UEFA(dopo 5 anni senza gare europee) dopo essere stato classificato ininterrottamente dal 1992 al 2011 (e dopo aver raggiunto il 2º posto nel 1996 alle spalle dell'A.F.C. Ajax).

    Nel suo palmarès figurano 3 Coppe Italia, una Supercoppa italiana e quattro titoli internazionali: 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe UEFA e una Supercoppa europea. Dopo Milan, Juventus e Inter, il Parma è il quarto club italiano (e il 13° in Europa) nella Classifica Generale delle coppe calcistiche U.E.F.A. vinte.

    Il Parma Football Club è anche uno dei membri dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

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    Storia



    Il Parma nasce grazie ad uno dei più grandi maestri della musica: Giuseppe Verdi. È infatti in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita del grande compositore parmense che il 27 luglio 1913 viene fondato il Verdi Foot Ball Club, che aderirà il 16 dicembre successivo, al nuovo progetto Parma Foot Ball Club. Dopo vari campionati disputati nelle categorie regionali e dopo che, nel 1922, l'avvocato Ennio Tardini dà avvio alla costruzione dello stadio (poi a lui intitolato, dopo la sua precoce morte), nel 1924-1925 arriva la prima promozione nella massima serie nazionale. Permanenza che dura solo un anno, per poi proseguire nella categoria cadetta. Nel 1930 la società assume un carattere polisportivo e viene denominata Parma Associazione Sportiva. Da qui in poi la squadra gareggerà tra Serie B e Serie C. Fino a che nella stagione 1953/54, grazie anche alle 15 reti del bomber cecoslovacco Július Korostelev e alla guida del suo connazionale compagno (e poi allenatore) Čestmír Vycpálek, ottiene la prima promozione (sul campo) in Serie B, dove rimane negli 11 anni successivi. Due giocatori importanti di questi anni sono stati il goleador Paolo Erba (che nella stagione 1956/57 si laurea capocannoniere della serie cadetta con 16 reti) ed Ivo Cocconi, che in quegli anni colleziona 308 presenze con la maglia crociata. Nella stagione 1964-'65 il Parma retrocede in Serie C, e l'anno dopo in Serie D. Mentre gli spalti del Tardini sono deserti (come le casse societarie), il Parma A.S. viene messo in liquidazione e, un manipolo di imprenditori parmigiani, ne acquista i diritti e lo rinomina in Parma Football Club. Novità che non sortisce effetti positivi: in una stagione da dimenticare, culminata nella sconfitta interna contro i cugini "provinciali" del S.Secondo, il Parma si salva solamente nelle ultime giornate, lasciato solo dai tifosi (e dai finanziatori). L'agonia del neonato Parma F.C. è presto conclusa: il Tribunale di Parma, alla vigilia della stagione 1969-'70, lo giudica insolvente, impedendone così l'iscrizione al campionato seguente. Il glorioso Parma, nato dal Verdi F.B.C. 56 anni prima, è così definitivamente fallito.


    L' Associazione Calcio Parmense, nata l'anno prima, nel 1968, dalla collaborazione tra Ermes Ghidini dirigente del Gruppo Sportivo Salvarani di Baganzola (evoluzione della squadra dilettantistica del Circolo Golese) e dell'imprenditore edile Ermes Foglia, nel frattempo vince la Prima Categoria e raggiunge il Parma in Serie D. Dopo il suo fallimento concretizzò così la missione promessa alla propria nascita, cioè quella di rilanciare il calcio in decadenza a Parma, e di sostituire la vecchia società, assumendome (dal 1º gennaio 1970) il nome "Parma" (Associazione Calcio 1968), la maglia (crociata), e il simbolo, in modo da diventare di fatto la squadra rappresentativa della città.

    Il ritorno in Serie C è immediato. Gli anni '70 del nuovo Parma sono caratterizzati da continui saliscendi dalla terza divisione alla cadetteria con due promozioni risolte agli spareggi entrambi giocati a Vicenza: nel 1972-'73 contro l'Udinese (2-0), e nel 1978-'79 contro la Triestina (3-1, con doppietta di un giovane Carlo Ancelotti), che in quella stessa estate viene ceduto alla Roma. Anche negli anni '80 il Parma coglie due promozioni dalla Serie C: la prima nel 1983-'84 grazie alle reti di un attaccante ancora oggi molto amato (Massimo Barbuti) e la seconda (e ultima) nel 1985-'86 con alla guida il giovane allenatore Arrigo Sacchi voluto poi da Berlusconi al Milan. Sono gli anni della presidenza dell'indimenticato Ernesto Ceresini che sperimenta, senza troppo successo, la guida tecnica del giovane allenatore boemo Zdeněk Zeman, ma che poi si affida al più pratico Giampiero Vitali, per ricavarne due tranquille salvezze. Ma è nel 1989 che Ceresini darà una svolta alla storia del Parma, chiamando in panchina il promettente tecnico Nevio Scala. Suo malgrado, è stato l'ultimo dei suoi colpi di mercato: il presidente muore improvvisamente, a stagione in corso, dopo un brillante avvio della squadra. Il contraccolpo dura qualche gara, ma la squadra rimonta e coglie nella partita più significativa (il derby contro la Reggiana, il 27 maggio 1990, vinto per 2-0) quel quarto posto, utile per la prima promozione in Serie A della sua storia, con una giornata di anticipo.


    Dopo la promozione in serie A, la società diviene proprietà della multinazionale di Collecchio, Parmalat, di Calisto Tanzi. Alla presidenza della squadra viene chiamato Giorgio Pedraneschi. Da neopromosso Il Parma esordisce in Serie A con un ottimo sesto posto finale che gli consentirà di esordire in Europa nella Coppa U.E.F.A.. La stagione successiva conquista il primo trofeo nazionale della sua storia: la Coppa Italia: il 14 maggio 1992 batte in finale la Juventus per 2-0, (Melli e Osio), dopo aver perso all'andata per 1-0. L'anno dopo il Parma conquista il primo trofeo europeo: la Coppa delle Coppe, vincendo in finale per 3-1 l'Anversa a Wembley (reti di Minotti, Melli e Cuoghi). Gli acquisti di Faustino Asprilla prima e di Gianfranco Zola poi, confermano la voglia di vincere del club e della proprietà. Il Parma conquista nel febbraio del 1994 la sua prima Supercoppa europea, battendo a San Siro il Milan 2-0, con gol vittoria nei tempi supplementari di Massimo Crippa, dopo aver perso all'andata 1-0 in casa. Fallisce però il bis in Coppa delle Coppe perdendo in finale 1-0 contro gli inglesi dell'Arsenal. La stagione 1994-95 è caratterizzata dalla sfida infinita con la Juventus su tre fronti: in campionato e in Coppa Italia, appannaggio dei torinesi, e in Coppa UEFA vinta invece dal Parma nella doppia finale con Dino Baggio marcatore in entrambe le gare. Nella stagione 1995-'96 arriva il Pallone d'oro 1994, Hristo Stoičkov, che però delude. Al termine di una stagione sotto tono, si chiude il ciclo di Nevio Scala, e di Giorgio Pedraneschi, sostituito poi da Stefano Tanzi, figlio di Calisto.

    Con l'allenatore (ed ex gialloblù sul campo) Carlo Ancelotti, arrivano il giovane argentino Hernán Crespo ed Enrico Chiesa. In Campionato il Parma arriva secondo dietro la Juventus con la prima qualificazione per la Coppa dei Campioni 1997-1998, in una stagione in cui si affermeranno le qualità difensive del francese Lilian Thuram e dei giovani Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon. Nel 1998 con l'arrivo di Alberto Malesani in panchina, il Parma si aggiudicherà la Coppa UEFA battendo l'Olympique Marsiglia per 3-0 (reti di Crespo, Chiesa e Vanoli), e la Coppa Italia superando la Fiorentina dopo un 1-1 interno (gol di Crespo) ed un 2-2 a Firenze (ancora di Crespo e Vanoli le marcature). La stagione 1999-'00 si apre con la vittoria in Supercoppa Italiana, 2-1 contro il Milan a San Siro, rete allo scadere di Alain Boghossian. Le due stagioni successive sono caratterizzate da un'alternanza continua di allenatori: da Malesani per Arrigo Sacchi, da Renzo Ulivieri, a Daniel Passarella e infine al "traghettatore" Pietro Carmignani. Con lui il Parma vince la sua terza Coppa Italia, superando la Juventus grazie alle reti di Hidetoshi Nakata a Torino (sconfitta 1-2) e del brasiliano Junior a Parma (vittoria 1-0). L'anno dopo sulla panchina arriva Cesare Prandelli, coadiuvato da Arrigo Sacchi, insieme ad Adriano e Mutu. Il Parma raccoglie, nonostante un organico ridimensionato e più giovane, un buon quinto posto. La stagione successiva, l'improvvisa grave crisi della Parmalat, travolta dal Crack finanziario per il quale viene arrestato il patron Calisto Tanzi, segna la stagione del Parma. Il 25 giugno 2004, per evitare la ripartenza dal calcio dilettantistico, nasce il "Parma Football Club 1913 S.p.A." che, grazie alla "Legge Marzano", assume e mantiene vivi i diritti sportivi del Parma A.C., nonostante il fallimento della Parmalat. La nuova società per il momento rimane quindi proprietà del Parma A.C. in amministrazione straordinaria da parte di Enrico Bondi e della Parmalat, nell'attesa di un compratore. Il nuovo tecnico Silvio Baldini viene esonerato e la squadra è di nuovo affidata al "traghettatore" Pietro Carmignani che la condurrà alla salvezza nel doppio spareggio contro il Bologna (0-1 e 2-0, reti di Cardone e Gilardino). La ricerca di un acquirente, prima Gaetano Valenza (imprenditore di origini partenopee) e poi Lorenzo Sanz (ex presidente del Real Madrid) va a vuoto. Nel frattempo la guida di Mario Beretta (con i verdetti di "Calciopoli") porta il Parma alla qualificazione in Coppa UEFA tornando di nuovo in Europa dopo una stagione di assenza. Nel 2007 arriva sulla panchina Stefano Pioli, ma soprattutto una notizia determinante: il 25 gennaio 2007, il trentunenne imprenditore bresciano Tommaso Ghirardi è il nuovo proprietario.

    Pioli viene esonerato per Claudio Ranieri che salverà il Parma, prima di passare alla Juventus. L'anno successivo è tribolato: l'allenatore Domenico Di Carlo viene sostituito malamente dall'argentino ed ex allenatore dell'Inter, Héctor Cúper, che lascia il posto all'allenatore della "Primavera" Andrea Manzo. Il Parma perde contro l'Inter (2-0), che vince lo scudetto e, contemporaneamente, condanna la squadra alla prima retrocessione in Serie B della sua storia. In Serie B dopo un negativo avvio con la guida di Gigi Cagni, arriva Francesco Guidolin, che con gioco e risultati, dopo un solo anno, riporta la società nella Serie A del 2009-'10, stagione che il Parma finirà all'ottavo posto. Il Direttore Generale Leonardi affida la squadra, per la stagione successiva, prima a Pasquale Marino e, visti gli scarsi risultati, a Franco Colomba che porterà il Parma alla salvezza. Lo stesso Colomba inizia la stagione 2011-2012 sulla panchina degli emiliani e vi resta fino al 10 gennaio 2012; paga la pesante sconfitta a Milano contro l'Inter per 5-0 e viene sostituito da Roberto Donadoni.

    Nella stagione 2011-2012, grazie alla vittoria per 2-0 sull'Udinese del 20 novembre 2011, il Parma supera quota 1.000 punti nella classifica perpetua della Serie A con la formula del girone unico.

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    Colori e simboli



    I primi colori ufficiali della squadra nata con il nome di Verdi Foot Ball Club nel 1913 erano quelli della città (il giallo e il blu) disposti sulla divisa, a scacchi. Dopo la "Grande guerra" si torna a giocare a calcio in città. I giocatori e dirigenti del Parma Foot Ball Club, Ugo Betti e Torquato Rossini, idearono una nuova divisa, unica e austera: la maglia bianca con croce nera sul petto. Le prime maglie da trasferta furono invece blu con croce gialla (a richiamare i colori cittadini). Connubio che dal 1930 avviene anche nel logo del Parma A.S. dove alla croce nera su fondo bianco, saranno aggiunte le strisce gialloblù. La maglia crociata (a volte gialla con croce blu) sarà quella che accompagnerà la storia del Parma fino al 1951, quando si decise di sostituirla dapprima con una divisa a strisce verticali gialloblù e poi con una divisa blu con inserti gialli (maniche o colletto). La "snaturazione" terminò nel '58 con il rispristino della maglia bianca e croce nera, indossata mestamente anche sui polverosi campi della Serie D, prima del fallimento e la radiazione dalla FIGC del 1969.

    La Parmense del 1968 (che ne riceverà il testimone) adottò una maglia bianca con banda gialloblù. Fu un cambiamento significativo da quelli che erano i colori sociali delle società genitrici: la Salvarani (rossonero) e ancora prima il Golese (rossoblu). Ancor più significativa per la Parmense fu l'acquisizione dal Parma ormai fallito (a suon di quattrini) del diritto di indossare la storica maglia crociata (logo compreso). Il nuovo Parma A.C. dal 1º gennaio del 1970 sostituì anche nei colori e nei simboli il vecchio Parma. La maglia crociata resistette fino al 1983, quando il marketing e la pubblicità, cominciarono a imporre le proprie leggi: lo sponsor di allora gradiva poco l'abbinamento con la croce. E così ci fu il cambiamento radicale. La maglia divenne bianca (con maniche gialloblù) e calzoncini e calzettoni gialli. Rimase quella per una decina d'anni. Fu la divisa della prima storica promozione in Serie A del 1990. Poco cambiò sulle divise del Grande Parma anni '90, fino al 1998, quando si adottarono le maglie a bande orizzontali gialloblù, in diverse versioni. Nel 2004 (dopo una fugace apparizione nel 2000 in un Parma-Lecce 4-1) la maglia crociata torna definitivamente sulle spalle del Parma, anche se in svariate tinte (dalla incomprensibile rossa con croce bianca, alla suggestiva nera con croce oro).

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    Lo Stadio: Ennio Tardini

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    Rosa 2011-2012
    Work in Progress





    chi mi segue? ;)


    Edited by Special:One - 12/4/2012, 21:37
     
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  2. ‡Cøky•
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    Ci sono!Ottima squadra il parma
    Giovinco :sbav:
     
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  3. Milito.22
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    Ti seguo :) buona scelta il Parma con Giovinco e Biabiany
     
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  4. -Andre
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    :riot:
     
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  5. Pinigol
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    Ti seguo,bella squadra il Parma!
     
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  6. simone10totti
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    eccomi ti seguo, giovinco :riot:
     
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    La vita è troppo breve per non essere milanista.

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  8. YEPES76
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    Ti seguo!! ;)
     
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  9. AndreJuve
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    Eccomi Special,ci sono :D
    Ci sarà il ritorno di Orellana? :shifty:
     
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  10. ~ Andre
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    Eccomi!
     
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  11. Special:One
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    immaginebij




    Frank Dekhaart nuovo allenatore del Parma

    La notizia è arrivata nella giornata di ieri: dopo una settimana di indiscrezioni, trattative concrete e vere e proprie bufale il presidente Tommaso Ghirardi ha annunciato di aver ingaggiato Frank Dekhaart, il tecnico che aveva lanciato in vetta il Parma due anni fa. Ecco la presentazione

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    Giornalista: Buongiorno mister, cosa vuol dire per lei tornare qui a Parma, la città che ha tanto amato, ma che ha abbandonato troppo presto?
    Dekhaart: E' bellissimo essere di nuovo qui. Al Parma ho trascorso sei mesi magnifici, vissuti tutti d'un fiato. All'inizio per i tifosi ero solo un allenatore qualunque, come una squadra di medio-bassa classifica ne ha visti tanti, come per me Parma era una città come tante altre. Per ottenere l'amore di questo tipo di tifoserie devi essere determinato e onorare la maglia sfidando anche le leggi del calcio, e con la mia vecchia rosa ci sono riuscito, tanto che avevamo raggiunto addirittura la vetta. Poi l'idillio è finito e abbiamo mandato tutto all'aria per questioni stupide, e la storia la sapete bene. (dopo l'addio di Dekhaart il parma ha concluso il campionato nono, n.d.r.) Ora sono di nuovo qui e voglio portare il Parma in alto di nuovo, questa volta con qualche trofeo.
    G: Buongiorno Dekhaart. E' qui da ieri mattina, ha avuto anche il tempo di allenare la squadra per la prima volta dopo due anni. Come ha trovato i suoi uomini?
    D: In linea di massima bene. Sono arrivati grandi talenti come Ninis, Mariga, Floccari e Jonathan, che sommati a gente come Giovinco, Galloppa e Biabiany possono formare un'ottima squadra. Non ci sono più Alcantara, Borini, Orellana e Pasquato, tornati nelle rispettive squadre, ma lavoreremo molto e cercheremo di ottenere ottimi risultati.
    G: Quali sono gli obiettivi stagionali? Cercherà di compiere l'impresa incompiuta dello scudetto o manterrà un profilo basso per assicurarsi la salvezza?
    D: Il Parma è un'incognita. Molti allenatori visti finora hanno allenato questa squadra con risultati mediocri, ottenendo una salvezza tranquilla. Oggettivamente la rosa può portarci più in là. Dovremo lavorare molto sulla costanza e sulla condizione atletica per superare i nostri limiti. Per rispondere alla domanda: la scorsa stagione il Catania di Montella, giocando il bel calcio si è piazzata nella colonna di sinistra della classifica. Noi dobbiamo cercare di esprimerci al meglio sul campo e ottenere con umiltà la salvezza il prima possibile, per cercare la gloria durante il resto della stagione
    G: Parlando di questioni tecnico-tattiche, ha già in mente qualche idea su come schierare il suo Parma?
    D: Sarei bugiardo se dicessi di non averne. Abbiamo ottimi esterni e un centrocampo diversificato, con tecnica e forza fisica. Il mio Parma per ora lo vedo con il 4-3-3 con un centrocampista leggermente avanazato, per poter dettare i tempi. Gli uomini per questo tipo di gioco non mancano, dobbiamo lavorarci sù.
    G: Riguardo al mercato, sa già cosa fare anche lì?
    D: Sono qui da poco più di 24 ore, e già mi chiedete chi comprerò? (ride) Il presidente Ghirardi prima el mio arrivo ha messo a segno un colpo da campione: l'acquisto di Sotiris Ninis, 21enne greco che sarà fondamentale per il mio gioco. Questo è il tipo di mercato che le società senza troppa liquidità devono pianificare: comprare giocatori a parametro zero o a prezzi non troppo elevati, privilegiando i giovani. Sarà conforme a questa filosofia nel discutere di mercato con il Direttore Leonardi, che sa cosa fare in merito.
    G: Alcune voci parlano già di un acquisto di Fabian Orellana...
    D: Non posso smentire ogni singola voce della stampa. E' normale che i giornalisti accostino il mio ritorno a Parma all'uomo simbolo di quella squadra. Non c'è una singola trattativa in piedi per nessun giocatore per adesso. Inoltre abbiamo alcuni giovani che rientrano dai prestiti pronti per giocare una stagione in gialloblù. Saranno molto importanti, anche di Orellana non si sapeva granchè...
    G: Una voce però più attendibile ha annunciato che il Parma affronterà delle amichevoli di lusso...
    D: Qui non posso smentire: il nostro ritiro sarà diviso in due parti: per il mese di luglio saremo in Sudafrica, ad allenarci negli stadi che hanno ospitato nel 2010 la Coppa del Mondo, culminando l'esperienza con due amichevoli a scopo benefico contro Kaizer Chief e Orlando Pirates. Nella seconda parte del precampionato voleremo in Grecia, per sfidare Olympiakos e Panathianikos.
    Grazie a tutti e arrivederci!

















    Ecco la conferenza :riot: Spero di essere stato chiaro su tutti gli argomenti :) Vi piace la grafica? Inoltre per chi non lo sapesse chiarsico sui riferimenti a Borini, Pasuato, Orellana e Alcantara: L'anno scorso ho fatto una cariera. Il primo anno promozione a Novara e poi in serie a a parma arrivando primo in classifica a metà stagione con questi uomini. Lì l'ho chiusa e ora torno per vincere ;)



     
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  12. •Tøre¬
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    Ci sono!! Ottimo il parma !! :sbav: facciamo arrivare il parma in champions :riot:
     
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  13. FiloBluc
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    Vogliamo Orellana :riot:
    Belle parole di Dekhaart, che si dimostra ancora una volta sempre determinato a vincere!
     
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  14. AndreJuve
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    Conferenza molto chiara,le risposte mi piacciono molto :sisi:
    Dopo la grande parentesi nella scorsa stagione il buon Dek ritorna nella sua amata Parma,dopo i grandi successi molto talenti che avevano fatto le tue fortune sono tornate nelle rispettive squadra,sono però arrivati giocatori molto importanti,come Ninis,Floccari,Mariga ecc..Il Greco l'hai trasferito manualmente vero?
    L'idea del 4 3 3 mi piace molto,sono sicuro che potremo ottenere molto di più che una tranquilla salvezza.In più voglio il ritorno di Orellana :ahsisi:
    Mi raccomando falla durare questa :cool:
     
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  15. -Andre
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    Una bella conferenza, con davvero ottime risposte :sisi:
    Come modulo quello che vuoi usare, il 4-3-3 è il mio preferito :sisi:
    Per i vari riferimenti non ti seguivo l'anno scorso, che squadrone che avevi però :asd:
     
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522 replies since 12/4/2012, 20:16   5635 views
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