Siviglia Fùtbol Club

Los Palanganas alla conquista della Liga

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    LOS PALANGANAS



    Sevilla Fùtbol Club


    Il Sevilla Fútbol Club, meglio noto come Sevilla FC, Sevilla e in Italia come Siviglia, è una società calcistica di Siviglia, in Spagna. Attualmente partecipa alla Primera División spagnola nella quale ha giocato per 65 stagioni. Ha giocato anche in Segunda División, dove ha disputato 13 campionati. Ha partecipato alla Coppa del Re 86 volte.

    Fondata nel 1905, veste il rosso e il bianco. Gioca le partite casalinghe nello stadio Ramón Sánchez Pizjuán, che può contenere 45.500 spettatori. I tifosi sono chiamati palanganas dai rivali del Betis Siviglia. Oltre alla sezione calcistica maschile il Siviglia possiede anche una sezione femminile.

    Primi passi del Sevilla FC (1890-1905)

    Anche se il club nasce ufficialmente solo nel 1905, le sue origini risalgono a 15 anni prima nel 1890. In quell'anno un gruppo di giovani di Siviglia, figli di vecchi immigrati inglesi, crearono un club in cui praticare lo sport del calcio. Tra i precursori dell'attuale Sevilla Fútbol Club ci furono i fratelli Welton, Carlos e Enrique. Nati a Siviglia i fratelli vivono a Triana, dove il padre, un chimico di nome Jorge William Welton, aprì una piccola bottega in Calle San Jacinto. Assieme a loro va ricordato Isaiah White, un altro sivigliano figlio di un imprenditore inglese, Merry figlio di immigrati irlandesi e il dottor Landong. Molto presto si unirono altri giovani di origine britannica. Il gruppo fissò la segreteria del club in calle Bailén 41, indirizzo dell'abitazione del segretario del neonato club, Isaiah White. La più antica società spagnola dedicata esclusivamente al calcio era ufficialmente nata.

    Attraverso un conoscente, un certo Henderson, il segretario seppe di una sociedad de recreo fondata l'anno precedente a Huelva che si dedica alla pratica di differenti discipline nei dintorni della città. Immediatamente contattò la società, nella lettera invitava il club a giocare la prima amichevole della storia del club a Siviglia.

    Il signor Palin, segretario del Huelva Recreation Club, accettò la proposta del Sevilla Football Club di giocare la partita. In seguito a questa notizia Isaiah White inviò un articolo ai giornali di Siviglia che venne pubblicato il 7 marzo sul Porvenir e il giorno seguente (quello della partita) sul Bastion. La partita, che si giocò nei pressi dell'ippodromo di Tablada, vide il Sevilla Football Club vincere di misura per due reti a una. Le formazioni che scesero in campo furono per il Sevilla Football Club: Maccoll, Logan, Stroulger, Rickson, Annodall, Mandy, White, Enrique Welton, Greig, Sturgart e Nicholson, per il Huelva Recreation Club: Alcock, Yachts, Wakelin, Duclos, Boundary, Kirk, Daniel, Curtis, Gibbson, Badly e Smith. Questa è considerata dalla Federación Española de Fútbol la prima partita giocata in Spagna. Alla fine della gara il club andaluso invitò gli ospiti a un banchetto al café Suizo ("caffè Svizzero"), all'epoca uno dei più eleganti della città, che durò fino a tarda notte.

    Il Huelva Recreation Club contraccambiò l'invito a giocare una seconda partita a Huelva che si giocò il 29 marzo alle 4 e mezza di pomeriggio. Il club vincitore fu quello ospite. Anche in questo caso fu organizzata una festa nell'albergo che ospitava il Siviglia.

    La partita fu organizzata anche l'anno successivo a Siviglia il primo gennaio in occasione delle feste natalizie. Per il Sevilla Football Club scesero in campo: Maccol (capitano), Plews, Charlesworth, Thomson, Logan, Stroneger, Poppy, Welton, White, Geddes e Merry. La gara ebbe grande risonanza mediatica causa le errate dimensioni del campo: 120 metri di lunghezza per 55 di larghezza. Finendo in parità il match, fu organizzata una partita a Huelva il 14 febbraio. In questa circostanza vinse la squadra di casa. Nel 1892 la partita venne ripetuta in occasione del quarto centenario della scoperta dell'America. La competizione mise in palio la Copa del la Raza, trofeo che fu vinto dal Huelva Recreation Club.

    Si ricorda un aneddoto relativo a questa competizione. Il calciatore del Huelva Pepe Garci effettuò un'entrata decisa al giocatore del Siviglia Carlos Welton, il quale cadde a terra privo di sensi. Josefa Niño, madre del giocatore colpito, si avventò sul campo da calcio rincorrendo Pepe Garci con un ventaglio nel tentativo di colpirlo.

    All'inizio del 1900 José Luis Gallegos entrò in contatto con i pionieri del club e diede continuità al sodalizio. Il figlio del dottor Landong, Carlos Landong, entrò a far parte del primo consiglio di amministrazione della società il 14 ottobre 1905.

    Primi anni e epoca d'oro (1905-1962)

    Il Sevilla Fútbol Club fu ufficialmente fondato il 14 ottobre 1905 quando il governatore civile di Siviglia, Jose Contreras Carmona, approvò lo statuto, dando validità legale alla società. I nuovi vertici nominati furono:

    José Luis Gallegos come presidente.
    Manuel Jiménez de Leon come segretario e tesoriere.
    Juan Mejías, Samuel Harmech, Manuel Zapata Castañeda e Charles Landong come portavoci.

    Il giorno seguente i firmatari dello statuto si incontrarono al Pasaje de Oriente, un noto ristorante dell'epoca. Fu in quella circostanaza che Galician Jose Luis pronunciò la frase che sarebbe diventata l'emblema della società:
    (ES)
    « Todos los hombres de cualquier nivel social, ideas religiosas o políticas tendrán aquí cabida »
    (IT)
    « Tutti gli uomini di qualunque livello sociale, idea religiosa o politica verranno qui capite »
    (Galician Jose Luis)

    Le prime partite vennero disputate nello stadio chiamato Prado of San Sebastián, vicino al Parque de María Luisa nel quartiere Cuartel de Ingenieros.

    Il 30 gennaio del 1909 venne giocata la prima partita ufficiale contro il Recreativo de Huelva. Il 1 gennaio del 1913 viene inaugurato il Campo del Mercantil, il nuovo stadio, in cambio il presidente del club, José María Miró, cede il Prado of San Sebastián al Círculo Mercantil.

    Nel 1914 il club vince la prima Coppa di Siviglia. Dalla creazione della Coppa di Andalusia, nel 1916, fino alla sua scomparsa, 17 anni dopo, la società conquista 14 titoli e 3 secondi posti. Il 21 ottobre 1918 viene nuovamente cambiato lo stadio, il Siviglia si trasferisce al campo Regina Vittoria nella presente Avenida de la Palmera, dove nel 1923 la nazionale di calcio spagnola giocò la prima partita in Andalusia. A livello nazionale il Siviglia riesce a raggiungere le semifinali della Copa del Rey (unica competizione nazionale a quell'epoca) solo nel 1921. In questo periodo si consolidò la famosa linea d'attacco chiamata "la línea del miedo" e lo stile di gioco chiamato la scuola sivigliana. Il 7 ottobre 1928 lo stadio viene cambiato per la penultima volta, il nuovo stadio è chiamato Estadio de Nervión che è utilizzato fino al 1958 quando viene inaugurato l'adiacente stadio di oggi. Nel nuovo stadio il Siviglia raggiunse i primi grandi successi: tre Coppe di spagna (un Trofeo Presidente de la República, un Trofeo del Generalísimo e una Copa del Generalísimo) oltre che la Liga. Per la creazione dei campionati nel 1929, il Siviglia disputò un doppio incontro con il Racing de Santander per decidere quale sarebbe stato il decimo club che sarebbe entrato a far parte della prima divisione. La sconfitta contro il Racing manda il club in seconda divisione, campionato che viene vinto. La promozione però non avviene proprio in seguito ad un altro doppio scontro con il Racing di Santander che avrebbe deciso la promozione in prima divisione del club andaluso o la retrocessione del Santander. Ne seguono alcuni anni di risultati mediocri fino alla stagione 1934-1935 quando il Sevilla FC fa il suo debutto nella Primera División de España.

    Nel 1935 vince anche la Copa di Spagna sconfiggendo il Sabadel per tre reti a zero. Dopo la guerra civile spagnola vinse contro il Racing de Ferrol per 6 a 2 la seconda coppa di Spagna, denominato Trofeo del Generalísimo che divenne di proprietà del club.

    Dopo la pausa in occasione della guerra civile, la Liga ricominciò nella stagione 1939-1940. In questa il Siviglia giocò partite record battendo il FC Barcelona 11-1, il Valencia CF 10-3 e l'Hercules CF 8-3. Nonostante queste prestazioni durante il girone di ritorno, un pareggio contro l'Hercules CF non gli permise di conquistare il titolo. In quella stagione l'attacco fu soprannominato stukas, come i devastanti velivoli da guerra tedeschi.

    Dopo alcuni anni nelle prime posizioni della Liga senza mai riuscire a vincere il titolo, nel 1945-1946 arrivò l'unico titolo nella competizione. L'ultima giornata contro il Barcelona, la squadra allenata da Ramón Encina, sul campo Les Corts, riuscì a vincere con un gol di Araújo. La società riuscì comunque a conquistare il secondo posto nel 1939/1940, 1942/1943, 1950/1951 (risultato molto contestato) e 1956/1957.

    Tre anni dopo nel 1948 il Sevilla vinse la sua terza Coppa di Spagna contro il Celta de Vigo per 4 reti a una. Nel 1955 e nel 1962 ottenne il secondo posto nella stessa competizione.

    Il Sevilla FC inaugurò il suo nuovo stadio nel 1958, poco dopo la morte del suo presidente più rappresentativo, Ramon Sanchez Pizjuán, in onore del quale fu intitolato il nuovo campo di gioco.

    Seconda metà del secolo XX

    Dopo la sconfitta nella Coppa di Spagna del 1962, il Siviglia dovette attendere 44 anni per disputare un altro match valido per un titolo a livello nazionale o internazionale. In questi anni pochi risultati buoni furono oscurati da molti risultati negativi.

    Nel 1960 il Siviglia giunse a metà classifica, nella stagione 65/66 si qualificò per la Coppa delle Fiere ma l'anno seguente riuscì solo a salvarsi dalla retrocessione. Retrocessione che avvenne nella stagione successiva dopo 33 anni consecutivi nella massima divisione.

    Due anni dopo riuscì a classificarsi terzo, risultato che gli permise di partecipare alla Coppa delle Fiere ma non di retrocedere nuovamente nella stagione 71/72. La squadra militò 3 anni nella seconda divisione. Il primo di questi anni la società visse la tragica morte del centravanti Pedro Berruezo sul campo del Pasarón a Pontevedra.

    La qualità della squadra che vedeva tra le sue fila il famoso Biri-Biri (che prende il nome alla famosa penna) gli permise una nuova promozione in prima divisione nella quale rimase per 21 anni.

    Come aneddoto si può ricordare il gol segnato da Paul Breitner, terzino tedesco del Real Madrid, che nella stagione 75/76 firmo una realizzazione attraverso un foro laterale della rete.

    Nel 1980, la rosa formata da giocatori come Francisco Lopez Alfaro e Pintinho (che segnò 4 reti al suo debutto contro il Real Saragozza), allenata prima da Miguel Muñoz e quindi da Manolo Thistle sfoderò un calcio che impressionò l'Europa, permettendo al club di partecipare due volte consecutive alla Coppa UEFA nelle stagioni 81/82 e 82/83.

    Durante gli ottavi di finale di Coppa UEFA 1982/83, dopo la sconfitta esterna contro i greci del PAOK Salonicco per 2 reti a zero, ribaltò il risultato in casa vincendo per quattro reti a zero, ma nei seguenti quarti di finale venne eliminato dai tedeschi dell'1. FC Kaiserslautern
    Alcuni anni dopo, nella stagione 89/90, con Vicente Cantatore sulla panchina, il club ottenne una nuova partecipazione alla Coppa UEFA. Quell'anno la punta austriaca Anton Polster riuscì a segnare 33 reti ma non vinse la classifica dei capocannonieri poiché Hugo Sanchez riuscì ad arrivare a quota 38. Nella stagione 92/93, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, Diego Armando Maradona, arrivò nel club per mano del nuovo allenatore Carlos Salvador Bilardo, giocò poco e lasciò la squadra a fine stagione, senza mai esaltare il pubblico andaluso. Sotto la guida di Luis Aragones, durante la seconda stagione riuscì a raggiungere buoni risultati classificandosi per la Coppa UEFA 94/95 ma nessuno poteva prevedere quello che sarebbe successo l'anno successivo.

    La convulsa estate 1995 e gli ultimi Novanta

    La legge sportiva obbliga le squadre, che si stanno gradualmente trasformando in Sociedades Anónimas Deportivas (una particolare tipologia di società per azioni spagnole), a presentare garanzie in base alle previsioni dei debiti prima del 1º agosto 1995. Per cause diverse il Siviglia ed il Celta Vigo non poterono completare questi obblighi e furono retrocesse d'ufficio nella Segunda División spagnola.

    La notizia provocò importanti reazioni da parte dei tifosi decisi a scendere in piazza per mostrare il proprio disappunto nei confronti delle decisioni sportive. La dirigenza del Sevilla affermò inoltre di aver spedito tutta la documentazione richiesta entro il limite indicato. La federazione integrò in prima divisione le due squadre retrocesse la stagione precedente, vale a dire Real Valladolid e Albacete.

    Le pressioni dei tifosi spinsero la FEF a creare un campionato straordinario a 22 squadre per due anni riammettendo anche le due formazioni retrocesse d'ufficio. Nonostante le problematiche estive la stagione del Siviglia fu buona. La partecipazione alla Coppa UEFA si concluse con l'eliminazione per mano dei connazionali del Barcellona.

    L'azionista di maggioranza del club, González de Caldas, ed il tecnico Camacho, portarono il club alla rovina sportiva e al fallimento economico, svendendo i giocatori per uscire dai debiti. Anche lo stadio fu messo in vendita.

    La rosa orfana dei suoi campioni non poté far altro che subire l'ennesima retrocessione in seconda divisione. Dopo due stagioni arrivò la nuova promozione a spese del Villarreal, ma la stagione 1999-2000 in prima divisione fu una delle peggiori della storia del club e si concluse con una nuova retrocessione.

    Rinascita (2000-presente)

    Dopo alcuni anni di sconfitte e problemi economici, Roberto Alés assunse la presidenza del Sevilla FC. Sotto il suo mandato le parole d'ordine sono "economia di guerra" e "metodo tedesco". Inizia così un periodo di austerità e riduzione dei debiti.

    Il Siviglia con debiti elevatissimi e praticamente senza denaro (lo stesso Roberto Alés dovette pagare dei palloni per fare allenare la squadra, con le casse del club completamente vuote) fu obbligata a vendere le sue stelle tra cui Vassilios Tsiartas, Juan Carlos, Carlos Marchena e Jesuli, alcune delle quali cresciute nelle giovanili. Viene nominato l'ex portiere e amministratore delegato Monchi come direttore sportivo, mentre Joaquín Caparrós viene scelto come allenatore. Secondo la politica del "hombres, y no nombres" vengono acquistati giocatori semisconosciuti, la maggior parte acquistati a costo zero. La politica del team è quella di seguire al meglio i propri giocatori e le reali necessità della formazione, inoltre viene creata una vera e propria rete capillare di osservatori per scovare giovani talenti in tutto il mondo, specialmente in Sud America.

    La nuova rotta da i suoi frutti, infatti, con prestazioni molto concrete se pur poco spettacolari riesce a conquistare la promozione vincendo la seconda divisione con 23 vittorie e 66 reti, risultato che costituisce un record.

    Al primo anno in prima divisione, pur con pochi fondi, viene creato un gruppo competitivo che riesce a salvarsi senza troppi problemi. Due anni dopo la presidenza passa al vice-presidente José María del Nido, famoso per la sua gestione economica durante la crisi.

    Il nuovo presidente ha a disposizione più denaro e riesce ad acquistare negli anni giocatori di alto livello senza però depauperare le risorse economiche. Intanto, grazie anche ai primi buoni risultati, i tifosi tornano a sostenere il club e a popolare lo stadio per le partite casalinghe.

    Tra i giovani colpi di mercato a basso prezzo del nuovo presidente ci sono l'uruguaiano Darío Silva, e le stelle brasiliane Julio Baptista e Daniel Alves, allora sconosciuti ai più in Europa, giocatori che portano alla ribalta il club a livello continentale fino all'accesso alla Coppa UEFA.

    Nella stagione 2004/2005, che precede il centenario del club, il club occupa una posizione utile per effettuare i preliminari di UEFA Champions League per tutto l'anno, ma per una sconfitta nel finale ottiene solo la qualificazione per la Coppa UEFA. Con Juande Ramos in panchina, nell'annata seguente, quella del centenario, l'epilogo amaro si ripete. La formazione andalusa, distratta dall'impegno europeo in Coppa UEFA, viene superata in campionato da Real Madrid e Barcellona. L'anno del centenario coincide, però, con l'inizio del periodo vincente in Europa.

    2005/06: prima Coppa UEFA

    Avendo concluso la stagione 2004-2005 al sesto posto nella Liga, il Siviglia accede al primo turno della Coppa UEFA. Dopo aver passato il primo turno e la fase a gironi, batte il Lokomotiv Mosca e si qualifica per gli ottavi di finale. Sconfitto per una rete a zero dal Lilla nella partita d'andata, nella gara di ritorno in casa il 16 marzo, che coincide con la 50 partita in competizioni europee, vince per 2-0 e si qualifica per i quarti. Sconfigge anche lo Zenit San Pietroburgo con un computo totale dei gol di 5-2, qualificandosi così per le semifinali. La semifinale contro lo Schalke 04 è considerata da molti una sorta di finale anticipata. Dopo un pareggio a reti inviolate a Gelsenkirchen, il ritorno a Siviglia si presenta molto complicato per il conto dei gol in trasferta. La partita si svolge nel pieno della polemica tra il Sevilla FC e la televisione spagnola Antena 3, che detiene i diritti di trasmissione. Dopo alcuni giorni di negoziato tra le due società, la stazione televisiva decide di non mandare in onda la diretta in tutta la Spagna. La partita viene trasmessa esclusivamente in Germania e su un canale satellitare di lingua tedesca. Il ritorno si svolge durante la Feria de Abril, una delle più importanti celebrazioni per la città andalusa. Proprio nella fiera, i tifosi che non sanno se potranno vedere in televisione l'importante match tentano di acquistare gli ultimi biglietti in circolazione. La partita è combattuta come l'andata e i tempi regolamentari finiscono sullo 0-0. Ai supplementari è Puerta a segnare il gol della vittoria, conducendo la formazione andalusa alla prima storica finale.

    Il 10 maggio ad Eindhoven il Siviglia gioca una partita perfetta contro il Middlesbrough e trionfa per 4-0, scarto record per una finale di Coppa UEFA giocata in match singolo. I marcatori sono, nell'ordine: Luis Fabiano, doppietta di Maresca, Frédéric Kanouté. A livello nazionale il Siviglia conclude la Liga 2005-2006 al quinto posto.

    2006/07: Supercoppa Europea e seconda Coppa UEFA

    Avendo conquistato la Coppa UEFA, il Sevilla FC disputò la partita valida per l'assegnazione della Supercoppa Europea contro il Barcellona, che pochi mesi prima aveva vinto la Champions League. Il 25 agosto 2006, nello Stadio Louis II di Montecarlo, sconfisse i blaugrana delle stelle con un secco 3-0. I gol di Renato e quello di Frédéric Kanouté sul finire del primo tempo portarono al successo, suggellato dal rigore nel finale di Enzo Maresca. Come nella finale di Coppa UEFA, anche in questa partita il Siviglia fa registrare il record di reti realizzate in una finale unica di Supercoppa.

    Il Sevilla raggiunge così il secondo titolo europeo in tre mesi. Un risultato storico per una società che fino a pochi anni prima militava nella seconda divisione spagnola. La stagione 2006/2007 vede il club capace di lottare sia sul fronte nazionale che continentale. L'obiettivo del presidente, José María del Nido, era quello di qualificarsi per la Champions League della stagione successiva.

    Alla fine del rocambolesco campionato il Siviglia giunge al terzo posto dietro Real Madrid e Barcelona e si qualifica per il terzo turno preliminare della Champions League 2007/2008. La stagione è comunque trionfale. Il 3 maggio 2007 si qualifica per la seconda finale consecutiva di Coppa UEFA dopo aver rimontato per 2 reti a zero la sconfitta dell'andata per uno a zero contro l'Osasuna. Pochi giorni dopo, il 9 maggio, si qualifica anche per la finale di Copa del Rey, battendo il Deportivo de La Coruña 3-0 all'andata e 2-0 al ritorno.

    Il 16 maggio vince la seconda Coppa UEFA nella finale tutta spagnola disputata a Glasgow contro l'Espanyol. I supplementari finiscono in parità con 2 reti per parte. Ai rigori si impone il Siviglia 5 a 3. Il 23 giugno conclude una stagione eccezionale vincendo la sua quarta Copa del Rey contro la rivelazione Getafe allenato da Bernd Schuster.

    2008/09: Terza forza della Liga e ritorno in UEFA Champions League

    Fin dall'inizio della Liga 2008/09, il Siviglia mette in mostra un bel calcio, sembrando addirittura in grado di lottare ad armi pari con Barcellona e Real Madrid. Dopo tre mesi ottimi, la squadra andalusa attraversa un periodo di difficoltà a cavallo fra Novembre e Dicembre, durante il quale affronta in ordine le altre quattro grandi di Spagna(Barcellona, Real Madrid, Valencia e Villarreal), culminato con l'eliminazione in Coppa UEFA nella fase a gironi, frutto della sconfitta per 1-0 contro l'U.C. Sampdoria. L'inizio del 2009 è caratterizzato da un buon percorso in campionato che stabilizza i biancorossi al terzo posto, ma anche dall'eliminazione in semifinale di Coppa del Re per mano dell'Athletic Club di Bilbao. In primavera il Siviglia si presenta con un buon vantaggio sulle altre pretendenti al terzo posto, ma le quattro sconfitte consecutive con Getafe, Barcellona, Real Madrid e Valencia mettono a rischio la qualificazione alla massima competizione europea. La vittoria nello scontro diretto col Villarreal (0-2) però riaccende l'entusiasmo e gli andalusi tornano a fare punti e convincere. Il 23 maggio 2009, penultima giornata di campionato, il gol di Perotti al 90' della sfida con il Deportivo La Coruna consegna al Siviglia il terzo posto matematico con una giornata di anticipo e la serata si conclude fra i festeggiamenti sotto i fuochi d'artificio del Ramòn Sanchèz Pizjuan, pronto ad accogliere in Settembre la UEFA Champions League per la terza volta nella storia del club.

    2009/10: Champions e Coppa del Re

    Nella stagione 2009-2010 il Siviglia non comincia subito bene. Nonostante ciò, tuttavia, riesce ad eliminare agli ottavi di finale della Coppa del Re il Barcellona vincendo 2-1 in Catalogna e perdendo 1-0 in casa. In Champions League viene eliminata agli ottavi di finale dal CSKA Mosca. Dopo diversi risultati negativi, che fanno perdere al Siviglia il 4º posto in favore del Maiorca, l'allenatore Manolo Jiménez viene esonerato e sostituito da Antonio Álvarez. Con lui, il Siviglia chiude il campionato al 4º posto, qualificandosi nuovamente in Champions League per l'anno seguente, dopo aver combattuto a lungo per la qualificazione con il Maiorca. Inoltre, vince la Coppa del Re, sconfiggendo in finale l'Atlético Madrid.

    2010/2011

    Il Siviglia comincia l'annata sconfiggendo 3-1 il Barcellona in casa, nell'andata della Supercoppa di Spagna, tuttavia al ritorno, al Camp Nou, perderà 4-0, consegnando il trofeo ai catalani a causa di un tourn-over per la partita col Braga. Nei preliminari di Champions League è eliminato dallo Sporting Braga, e quindi retrocede in Europa League. Il 26 settembre 2010, dopo la quinta giornata di campionato, viene esonerato, a seguito delle deludenti prestazioni di campionato, l'allenatore Antonio Alvarez e sostituito da Gregorio Manzano.[1] Il 7 giugno 2011, la società nomina come nuovo allenatore Marcelino Garcia Toral, che nella stagione 2010 - 2011 aveva allenato il Racing Santander[2], mentre Manzano, passa all'Atletico Madrid[3].


    Rosa 2011-2012



    1 Andrés Palop (Capitano)
    2 Federico Fazio
    3 Fernando Navarro
    4 Martín Cáceres
    5 Alexis Ruano Delgado
    6 Emir Spahić
    7 Jesús Navas
    8 Gary Medel
    9 Alvaro Negredo
    10 Diego Perotti
    11 Ivan Rakitić
    12 Frédéric Kanouté
    13 Javi Varas
    14 Julien Escudé
    15 Piotr Trochowski
    16 José Camapaña
    17 Tiberio Guarente
    18 Emiliano Armenteros
    19 Antonio Luna
    20 Manu del Moral
    23 Coke
    24 Tom De Mul
    26 Luis Alberto
    27 Salvador Gonzalez
    33 Samuel De los Reyes Domínguez





    PS3
    Campione
    5 Minuti

    Provate a indovinare l'allenatore..tra qualche ora vi fornirò un indizio





     
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  2. Special:One
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    ci sono, quique sanchez flores
     
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  3. nis33
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    bella squadra il Sevilla, ha sicuramente dei gioiellini in squadra come Perotti e Navas :sbav: da far crescere e far diventare campioni...ci sono :sisi:
     
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  5. _Teo1_
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    Eccomi.
     
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    Ci sono anch'io :sisi:
     
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  7. Michele.7
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    Eccomi
     
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  8. -Giulio
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    Ci sono, l'allenatore potrebbe essere Luis Figo? :sbav:
     
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  9. Braga™
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    Ti seguo!
     
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  10. »Crazy'~
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    Ci sono ;)
     
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  11. AndreJuve
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    Bella introduzione ti seguo :riot:
     
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    eccomi, buona squadra, ci divertiremo :D
     
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    Grazie ragazzi :D


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    ULTIM'ORA DA SS24:
    Esonerato l'allenatore del Siviglia Marcelino García Toral





    Era il 7 Giugno quando Marcelino Garcia Toral era stato assunto e oggi 1 Luglio è già stato esonerato.
    Ciò che sappiamo lo dobbiamo alla breve conferenza stampa del presidente, qui riportate le frasi più importanti: " Toral era stato assunto a seguito di una deludente stagione per cercare di risollevare l'animo qui in Andalusia, ma qualche giorno fa abbiamo avuto un litigio e Toral è andato oltre e ho deciso di esonerarlo. Anzichè tirar su il morale ha sol creato tensioni, anche con i giocatori. Un vero incompetente!
    Il presidente ha anche parlato del nuovo allenatore: "Naturalmente siamo già alla ricerca di un nuovo allenatore, non vi svelo niente, anzi una cosa si!! Un piccolo indizio per farvi usare la testa: attualmente non ha squadra e vi dico che è legato alla Germania (indirettamente). Non ci arriverete mai (e se na va ridacchiando, ndr)."






     
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  14. AndreJuve
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    Non riesco a capire chi possa essere :sisi:
    Comunque che brutto il presidente :asd:
     
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  15. Special:One
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    boh!
     
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