Posts written by MarcoWes95

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    MAZZARRI: "Puntiamo allo scudetto"
    "Anche senza Lavezzi noi ci saremo"

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    Nonostante la partenza di uno dei giocatori simbolo del suo Napoli Walter Mazzarri vota la sua squadra come una delle contendenti per lo scudetto.

    "Il Pocho è un giocatore fantastico e dispiace molto ma è stata una sua decisione, e noi dobbiamo rispettarla. Gli auguro le migliori cose e soprattutto gli auguro di vincere tanto a Parigi. Ma nonostante tutto abbiamo in squadra giocatori fortissimi e allo stesso livello di Lavezzi che ci permetteranno di lottare per lo scudetto, senza dimenticare l'arrivo di gente come Gamberini e Behrami che porteranno energie nuove e tanta esperienza in più. Nessuno ha il posto da titolare assicurato, ma io sono uno di quelli che se la squadra va bene in una partita in quella successiva al 90% dovrebbe rimanere la stessa. Non so se ci saranno altri innesti, puntiamo molto su giocatori come Insigne e Vargas, senza dimenticare che reputo Pandev una colonna portante del nostro attacco".

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    il mercato è ottimo davvero, ma l'inizio proprio no :asd:
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    l'andamento è buono, peccato per la sconfitta contro l'Atletico Madrid :sisi:
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    inizio spettacolare, le vinciamo tutte :sega:
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    eccomi :D

    Henriksen lo conosco ed è davvero un ottimo giocatore, per me è un acquistone :sega:
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    Società Sportiva Calcio Napoli


    Le origini del calcio a Napoli risalgono al 1904, quando ad opera dell'inglese James Poths e dell'ingegnere napoletano Emilio Anatra venne fondato il Naples Foot-Ball & Cricket Club, la prima squadra calcistica cittadina, che nel 1906 prese il nome di Naples Foot-Ball Club. Fino al 1912 il Naples non partecipò al campionato nazionale, al quale erano iscritte solo le società del Nord Italia. In quell'anno la F.I.G.C. optò per l'ammissione delle squadre del Centro-Sud alla Prima Categoria, l'allora massimo livello del calcio italiano. Una serie di scissioni e fusioni portò alla creazione di diverse squadre cittadine, nessuna delle quali riuscì mai a superare le eliminatorie meridionali.

    Un giovane industriale napoletano, Giorgio Ascarelli, con l'intento di riunire i sodalizi cittadini allo scopo di creare un club più competitivo, il 1º agosto 1926 fondò l'Associazione Calcio Napoli. Due giorni dopo venne fondato il Direttorio Divisioni Superiori, l'antesignano dell'odierna Lega Calcio, cui la neonata società ottenne l'affiliazione, primo club del Centro-Sud insieme ai sodalizi capitolini Alba Audace e Fortitudo Pro Roma.

    La società esordì in massima serie nella Divisione Nazionale 1926-1927. Le prime due stagioni si chiusero con la retrocessione in serie inferiore, ma la F.I.G.C. in entrambe le occasioni accordò il ripescaggio per premiare gli sforzi del club partenopeo di recuperare il pesante gap con le società settentrionali. Il Napoli prese parte al primo torneo di massima serie a girone unico, la Serie A 1929-1930. La società scelse come allenatore il mister William Garbutt, vincitore di due scudetti alla guida del Genoa, e grazie al contributo di giocatori come Antonio Vojak e Attila Sallustro raggiunse notevoli risultati, come il doppio terzo posto consecutivo nelle stagioni 1932-1933 e 1933-1934 e la qualificazione alla massima competizione europea dell'epoca, la Coppa Europa. Nella seconda metà degli anni trenta la qualità della squadra andò declinando, fino a culminare nella retrocessione nella categoria inferiore nel 1941-1942.

    Terminata la Seconda guerra mondiale, il Napoli prese parte alla Divisione Nazionale 1945-1946, vincendo il Girone Misto Centro-Sud e riconquistando la massima serie. Tornò in Serie B due anni dopo, retrocessa dalla CAF per illecito sportivo. La panchina venne affidata ad Eraldo Monzeglio, che riportò la squadra in Serie A e avviò un lungo periodo alla guida del club partenopeo.
    Nonostante i rinforzi apportati alla squadra dal proprietario Achille Lauro, tra i quali spiccavano Bruno Pesaola, Hasse Jeppson e Luís Vinício, il Napoli non andò oltre il quarto posto raggiunto nel 1952-1953 e nel 1957-1958. Nel 1959 venne inaugurato il nuovo stadio San Paolo.


    Anni recenti



    Tornato in Serie B nel 1961, il Napoli venne affidato a Bruno Pesaola, il quale guidò gli azzurri al ritorno in massima serie e alla conquista del primo trofeo della loro storia, la Coppa Italia 1961-1962, tuttora unica squadra di B ad essere mai riuscita nell'impresa. Questo successo, inoltre, offrì al Napoli la possibilità di esordire in una competizione UEFA, la Coppa delle Coppe, nella quale raggiunse i quarti di finale. Il 25 giugno 1964 la società assunse la denominazione Società Sportiva Calcio Napoli, che conserva tuttora. Alcuni dei giocatori più rappresentativi dell'epoca furono Dino Zoff, Antonio Juliano, Omar Sivori e José Altafini; il miglior risultato fu il secondo posto del 1967-1968. Nel frattempo il potere della famiglia Lauro sul club andava scemando: il 18 gennaio 1969 la società passò nelle mani del giovane ingegnere Corrado Ferlaino, che avviò la più longeva presidenza della storia partenopea. Grazie all'acquisto di calciatori come Sergio Clerici, Giuseppe Bruscolotti e Tarcisio Burgnich, il Napoli raggiunse due volte il terzo posto (1970-1971 e 1973-1974) e un secondo posto nel 1974-1975, questi ultimi due piazzamenti ottenuti grazie al calcio totale di Luís Vinício. Nel 1976 il club azzurro vinse la seconda Coppa Italia, superando in finale il Verona. Nella seconda metà degli anni settanta, nonostante l'acquisto del bomber Giuseppe Savoldi ("Mister due miliardi"), il rendimento in campionato andò peggiorando, culminando con l'undicesimo posto del 1979-1980.

    Dopo uno scudetto sfiorato nel 1981, con il libero olandese Ruud Krol tra i protagonisti, la svolta si ebbe nell'estate del 1984: il presidente Ferlaino, deciso a portare la società verso grandi traguardi, il 30 giugno 1984 definì l'acquisto del campione argentino Diego Armando Maradona dal Barcellona per la cifra record di 15 miliardi di lire.

    Sotto la conduzione tecnica di Ottavio Bianchi e grazie all'innesto di altri calciatori di notevole livello, tra cui Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Claudio Garella e Alessandro Renica, nel 1987 il Napoli conquistò il suo primo scudetto, primo club del Meridione a riuscire nell'impresa, vincendo nel contempo anche la terza Coppa Italia. Il sodalizio partenopeo si consolidò ai vertici del calcio italiano: forte di nuovi innesti come i brasiliani Careca e Alemão, il Napoli arrivò per due volte consecutive al secondo posto (1987-1988, con il titolo nazionale perso sul filo di lana e con roventi strascichi polemici, e 1988-1989, alle spalle dell'Inter di Giovanni Trapattoni) e nel 1989 ottenne il primo alloro internazionale, la Coppa UEFA, superando nella doppia finale i tedeschi dello Stoccarda. Nel 1990, con Alberto Bigon allenatore, il club partenopeo conquistò il secondo scudetto, cui fece seguito la vittoria della Supercoppa Italiana, ottenuta superando la Juventus di Maifredi per 5-1. Si chiuse così il primo importante ciclo della storia azzurra, in coincidenza con le vicissitudini personali che nel 1991 costrinsero Maradona a lasciare Napoli e l'Italia.

    Negli anni immediatamente seguenti il Napoli ottenne discreti risultati, come il quarto posto del 1991-1992 con Claudio Ranieri in panchina e il sesto posto del 1993-1994, allenatore Marcello Lippi. La crisi finanziaria, tuttavia, constrinse il club a privarsi dei suoi uomini migliori: man mano vennero ceduti, tra gli altri, Gianfranco Zola, Daniel Fonseca, Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro. Nei due anni successivi, con Vujadin Boškov in panchina, il Napoli ottenne un settimo e un decimo posto. Raggiunse la finale di Coppa Italia 1996-1997, venendo sconfitto per mano del Vicenza. Fu il canto del cigno: la crisi raggiunse l'apice nel 1997-1998, con l'ultimo posto in classifica e la retrocessione in Serie B dopo 33 anni consecutivi di massima serie. Il club azzurro ritornò in Serie A nel 2000, per poi retrocedere nuovamente dopo appena un anno. I cambiamenti societari, con l'entrata in società di Giorgio Corbelli prima e di Salvatore Naldi poi, non portarono benefici al club, con la squadra che ristagnò a metà classifica nella seconda serie italiana.

    Alla crisi di risultati si aggiunse l'ormai compromessa situazione finanziaria, che portò nell'estate del 2004 al fallimento del club ed alla conseguente perdita del titolo sportivo. Nelle settimane successive l'imprenditore cinematografico Aurelio De Laurentiis rilevò il titolo sportivo dalla curatela fallimentare del tribunale di Napoli e iscrisse la squadra, con la denominazione Napoli Soccer, al campionato di Serie C1 2004-2005. La società partenopea ingaggiò come allenatore Giampiero Ventura, sostituito in corso d'opera da Edoardo Reja. Soltanto sfiorata nel primo anno, la promozione arrivò nel torneo successivo. Dopo aver riacquisito la denominazione originaria di Società Sportiva Calcio Napoli, volutamente non utilizzata nei due campionati di terza serie, nel 2007 il club partenopeo conseguì l'immediata promozione in Serie A, tornando in massima serie dopo 6 anni di assenza. L'ottavo posto raggiunto nel primo torneo di A del post-fallimento gli valse, mediante l'Intertoto, la possibilità di giocare in Coppa UEFA e di tornare così a calcare il palcoscenico europeo dopo 14 anni. In seguito alla guida della squadra si avvicendarono l'ex CT della Nazionale Roberto Donadoni e, quindi, Walter Mazzarri: il tecnico toscano dapprima condusse la squadra alla qualificazione diretta in Europa League, la prima dopo 16 anni, nel 2011 riportò il club nella massima competizione europea, la UEFA Champions League, 21 anni dopo l'ultima partecipazione.



    Rosa 2012-2013


    Mercato in corso...



    XBOX360

    Leggenda

    5 Minuti






    Edited by Marco95™ - 20/7/2012, 12:39
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    SERIE A, 38a GIORNATA

    png Inter 3-1 Cagliari png

    20' Eto'o, 54' Cambiasso, 60' Naingollan, 68' Muller


    infortunio Guarin infortunato 2 mesi (costola rotta)





    COPPA ITALIA, FINALE

    png Milan 1-2 Inter png

    71' Eto'o, 90' Mesbah, 105' Afellay






    Commento:
    In campionato non riesce l'impresa e i cugini rossoneri, pareggiando per 1-1 contro la Juventus, si laureano Campioni d'Italia. I rossoneri hanno anche battuto il Barcellona nella finale di Champions per 2-1 diventando campioni d'Europa. L'orgoglio nerazzurro però voleva che i cugini non centrassero il Triplete e così la vittoria in Coppa Italia impedisce ai rossoneri di eguagliare la straordinaria stagione dell'Inter di Mourinho.


    6477_WedJul102759pm_Statistiche



    APERTA LA CONFERENZA STAMPA!

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    finalmente la scelta, non conosco molto la squadra ma spero riuscirai a divertirti e a divertirci :D
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    il miracolo in coppa non riesce, peccato, ma usciamo a testa alta sicuramente :sisi:
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    COPPA ITALIA, SEMIFINALE, RITORNO

    png Genoa 1-2 Inter png

    9' Destro, 64' Ze Eduardo, 77' Guarin


    infortunio Samuel infortunato per 2 mesi (rottura del legamento collaterale medio)





    SERIE A, 37a GIORNATA

    png Udinese 1-3 Inter png

    21' Guarin, 33' Eto'o, 48' Isla, 64' Muller






    Classifica Attuale


    png Milan 87
    png Inter 84
    png Juventus 83
    png Roma 80






    Commento:
    Con la vittoria contro il Genoa ci assicuriamo la finale di Coppa Italia contro il Milan che ribalta la sconfitta dell'andata ed elimina la Juventus.

    In campionato arriva una grandissima vittoria a Udine che tiene in vita le nostre speranze fino all'ultima giornata, dove si giocheranno Inter-Cagliari e soprattutto Juventus-Milan per quelle che saranno le ultime battute decisive per il campionato, la qualificazione alla Champions League e all'Europa League. L'Inter ha una differenza reti minore di 3 gol rispetto ai rossoneri, quindi se il Milan dovesse perdere l'Inter per laurearsi Campione d'Italia dovrebbe battere i sardi con almeno 3 gol di scarto.
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    distrutte sia il Napoli che il Genoa, ottimo :sisi:
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    2-0, la vinci ai rigori 4-3 :sisi:
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    eccomi :D
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    nonostante il pareggio nel derby restiamo a -1 dalla vetta :D

    che campionato sta facendo il Genoa :omg:
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    grande vittoria contro il derby :D
3029 replies since 29/8/2009
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